XIV Campionato Italiano

14 e 15 Settembre 1991

Campania - Torre del Greco (NA)


Vincitore:
Francesco Marconi



Formula:
7 turni + quarti - semifinali e finali

Francesco Marconi bissa il successo del precedente anno e si conferma Campione Italiano battendo in finale un Mauro Perotti in grande spolvero. Commenti e approfondimenti dopo i risultati...

Tratto da OthelloNews Anno VII (1991) n.3

Nei giorni 14 e 15 settembre si sono svolti a Torre del Greco (Napoli) i XIV Campionati Italiani di Othello divisi in due tornei: Assoluti e di Categoria.
Dieci i partecipanti, oltre i soliti Marconi, Brusca e Perotti, il rientro in questa competizione di colui che fu già Campione Italiano: Vincenzo Peccerillo, fra le defezioni il presidentissimo, o meglio l'ex presidentissimo Luigi Puzzo, comunque presente alla manifestazione in qualità di direttore di gara.
Controllati i bioritmi, verificati gli oroscopi, ultimate le preparazioni "atletiche", i magnifici dieci sono pronti a misurarsi nella tenzone; posta in palio, oltre l'ambitissimo titolo di Campione Italiano, due maglie azzurre per rappresentare l'Italia ai prossimi mondiali di New York.
Il primo turno offre subito uno scontro interessante: Brusca-Perotti che vede il successo del romano Augusto (non imperatore) che si mette subito in evidenza, andando a formare insieme a Marconi la testa del torneo a punteggio pieno.
Segue tutto il gruppo, con in difficoltà il "certo" Vito Certa ed Antonelli, unici giocatori ancora fermi a quota zero dopo due turni di gioco.
Il terzo turno propone lo scontro obbligato Brusca-Marconi e si capisce subito che Francesco non ha intenzione di farsi sfuggire questo titolo, sopravanzando di 10 pedine, 36 a 26, l'Augusto romano. Quest'ultimo è parso forse un po' scaricato dalla maglia azzurra già conquistata in qualità di vincitore del Gran Prix '91, prova ne sono le due sconfitte che subisce nei turni successivi contro di me (e va bene) e contro Militello (ah ahi!!!) autentica rivelazione del torneo.
Il quarto ed il quinto turno delineano ancor di più la superiorità di Marconi che va in fuga piegando la resistenza del buon Perotti con un secco 56 a 7, con quest'ultimo che si vede così raggiunto da Antonelli, Barnaba e Militello, rispettivamente vincitori su Giangregorio, Peccerillo e Brusca.
Il sesto turno è forse quello che evidenzia gli otto giocatori in odore di qualifica per i quarti di finale. Infatti gli scontri Giangregorio-Privitera 37-27 e Peccerillo-Antonelli 40-24 offrono all'ultimo turno una classifica che vede: Marconi irraggiungibile a punteggio pieno, Perotti ad otto con il gruppo a sei, staccati Privitera a 4 e Certa ancora a 0 (l'importante è partecipare).
Il settimo e ultimo turno offre la vittoria di Antonelli su Perotti e vede fallito l'ultimo tentativo di Privitera contro un Brusca in ripresa, di riagguantare la qualificazione.
Si ottengono così i seguenti accoppiamenti per i quarti di finale: Marconi-Giangregorio, Perotti-Peccerillo, Barnaba-Brusca e Antonelli-Militello.
Vita facile per Marconi contro di me, tutte decise dalla differenza pedine le altre partite dei quarti. Si qualificano Perotti, Brusca e Militello.
Le semifinali propongono le sfide Marconi-Brusca e Perotti-Militello, entrambe le sfide si chiudono con una vittoria a testa, ma sono Marconi e Perotti a guadagnarsi la finalissima.
Per Militello e Brusca la finalina per il 3° e 4° posto vinta da quest'ultimo con due vittorie.
Ma tutta la tensione è ormai concentrata sulla sfida finale, dove ad arbitrare mi siedo io.
Per la prima partita Marconi scegli il nero e risponde con una Tanida alla solita diagonale di Perotti.
Dopo una fase equilibrata nel finale riesce a spuntarla Marconi per 39 a 25.
Nella seconda partita i due giocatori scelgono ancora la Tanida e giocano praticamente in "apnea" le prime 26 mosse in una sequenza talmente veloce da mettere perfino in difficoltà il pure "attentissimo" arbitro.
Ma questa volta è Perotti a spuntarla per 33 a 31 portando lo scontro in parità.
Sorprendentemente Marconi per la terza e decisiva sfida sceglie il Bianco, nonostante la precedente sconfitta.
Ancora una volta si gioca una Tanida, ed è la stessa identica variante della seconda partita.
Per ironia della sorte anche il punteggio finale è identico 33 a 31, ma questa volta è il Bianco, cioè Francesco Marconi a spuntarla, aggiudicandosi così per la seconda volta il titolo di Campione Italiano e confermandosi "l'uomo da battere".
Anche la squadra azzurra è così ultimata e sono proprio i primi tre del campionato a comporla: Marconi, Perotti e Brusca.
Non resta che fargli tanti auguri, sperando sia questa la volta buona, "musi gialli" permettendo

Pasquale Giangregorio


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