XII Gran Maestro

26 e 27 Ottobre 1996

Federazione Nazionale Gioco Othello - Roma


Vincitore:
Roberto Sperandio



Formula:
Due gironi + finali

Tratto da Othello News Anno XII n.2

Anche per l'edizione '96 sembrava che dovessero partecipare tutti i primi 8 giocatori della classifica Rating, ma, si sa, le cose belle sono uniche e difficilmente ripetibili; fu così che a 4 giorni dal torneo, Marconi declina l'invito per motivi di lavoro e lo scarso preavviso consente solo a Guercini di poter aderire. Si formano così 2 gironi composti da:

Girone A: Romano Benedetto, Sperandio Roberto, Stanzione Pierluigi e Guercini Americo
Girone B: Barnaba Donato, Silvola Andrea, Tucci Alessandro e Perotti Mauro

Il ripescaggio fino alla 13a posizione non sminuisce l'importanza dell'evento, che rimarrà combattuto fino all'ultimo turno e con risultati tutt'altro che scontati.
Sicuro favorito del girone A risulta essere Roberto, nonostante il due volte Campione Italiano Benedetto ed un altrettanto valido Pierluigi (vincitore di 2 tappe del Gran Prix); la parte del fanalino di coda la ricopriva egregiamente Americo. Più confuso l'altro gruppo con Donato e Andrea sicuri pretendenti, ma con Tucci possibile terzo incomodo (domandate agli stranieri che hanno partecipato al torneo internazionale di Firenze); finalino di coda Mauro, assente anch'egli da lungo tempo dalle scacchiere.
Tutto normale nel 1° Turno con Sperandio che vince con Stanzione, Barnaba con Perotti e Silvola con Tucci; Romano, che dimostra (non sempre elegantemente) di avere qualche problema con l'orologio quando è sotto pressione, perde per tempo contro Guercini. (continua dopo i risultati...)

E' sempre quest'ultimo che nel turno successivo strappa, con il minimo scarto, la vittoria a Sperandio, portandosi così in testa alla classifica provvisoria del proprio girone (ultimo Stanzione). Nel girone B è invece Silvola che, vincendo contro il suo (ormai ex) eterno rivale Barnaba, diventa capoclassifica (ultimo Tucci).
La gloria è fugace e così nel 3° turno i due mattatori vengono bruscamente riportati alla realtà da Stanzione (64-00) e da Perotti (46-18). Alla fine dei primi tre turni di qualificazione le classifiche sono le seguenti:

Girone A:
1) Guercini Americo - 4 punti
2) Sperandio Roberto - 4 punti
3) Stanzione Pierluigi - 2 punti
4) Romano Benedetto - 2 punti

Girone B:
1) Perotti Mauro - 4 punti
2) Silvola Andrea - 4 punti
3) Barnaba Donato - 2 punti
4) Tucci Alessandro - 2 punti

Guercini e Perotti davano prova che la classe non è acqua, al contrario di Romano e Barnaba, in piena crisi di identità.
Si riparte agguerriti per il 4° turno, chi deciso a confermare la propria egemonia, chi convinto di dover ancora dare il meglio. In questo turno solo Sperandio, vincendo, ripete il risultato dell'andata, mentre, a testimonianza dell'estremo equilibrio, Guercini, Silvola e Barnaba, quest'ultimo decisamente in giornata no, perdono rispettivamente da Romano, Tucci e Stanzione.
Finalmente è nel 5° turno che Romano si ricorda di essere il Campione Italian, un po' in ritardo, decidendo di sfoderare tutta la sua classe regolando il malcapitato Stanzione con un secco 64-00. Sperandio non si distrae e liquida invece Guercini 42-22. Nel girone B Silvola e Tucci raggiungono in testa Perotti, mentre Barnaba si prepara mentalmente a giocare la finale per il 7° e l'8° posto.
Estremamente interessanti sono a questo punto le classifiche dei due gironi, soprattutto in vista dell'ultimo e decisivo incontro che terminava con le vittorie di Sperandio su Romano e di Perotti su Silvola.
Proprio loro si giocheranno il giorno successivo la finale, che Roberto vinceva con un netto 3 a 0. Ovvi complimenti vanno a lui per aver conquistato il suo primo titolo importante a conclusione (eccezion fatta per i Campionati Italiani di Torre del Greco) di un buon anno. Roberto ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per lasciare il segno sia nell'Othello italiano che, gli auguriamo, in quello Intenazionale.
Meno ovvi, poiché inaspettati, ma ugualmente sentiti, complimenti all'ex Presidente Perotti, con un ottimo 4/6 nelle partite di qualificazione ed un meritato secondo posto.
Buoni i risultati di Tucci e Guercini, un po' meno quelli di tutti gli altri, che avrebbero potuto (o dovuto?) fare meglio.
Ancora una volta il Comitato Regionale Lazio, nonostante la crisi, conferma di essere l'unico in grado di formare giocatori validi in numero superiore a qualsiasi altro C.R. Ci sarà qualcuno in grado di tenergli testa? Per chi dovesse pensarla diversamente ricordo che esiste la possibilità di organizzare sfide che, se opportunamente formulate, saremo ben lieti di accettare.

Andrea Silvola


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