X Gran Maestro

16 Giugno 1994

Federazione Nazionale Gioco Othello - Roma


Vincitore:
Francesco Marconi



Formula:
Due gironi + finali

Il Gran Maestro del 1994 è il decimo della storia othellistica italiana. All'appuntamento si presentano 7 maestri: BARNABA Donato, MACCHERONI Alessandro, MARCONI Francesco, PEROTTI Mauro, ROMANO Benedetto, SILVOLA Andrea e SPERANDIO Roberto.
La formula utilizzata in questo torneo prevede due gironi (rispettivamente composti da 4 e da 3 giocatori) con una serie di finali tra i pari classificati di ogni girone, per stabilire così il Gran Maestro e la classifica finale. Ad eccezione della finalissima, al meglio delle 5 partite, le altre sono giocate al meglio delle tre.
Mentre nel girone A, Marconi deve faticare per conquistarsi il primato, anche per colpa del pareggio contro Alessandro Maccheroni, nel girone B Donato Barnaba ha la meglio su Romano e Silvola e appare in gran forma. La finale risulta avvincente e incerta tanto che, al termine delle cinque partite, il risultato dice 2,5 punti a testa. Sarà la differenza pedine a premiare Francesco che porta a casa il suo quinto Gran Maestro, su dieci edizioni disputate. Al terzo posto si piazza Andrea Silvola, capace di regolare Mauro Perotti per due a zero, a seguire Roberto Sperandio, Benedetto Romano e Alessandro Maccheroni. (approdondimenti dopo i risultati...)

Tratto da Othello News Anno X n.3

Tanto per cambiare... Marconi.
Pur non essendo mai stato tra i primi otto della classifica rating, sono stato invitato, grazie alle rinunce altri, a tutte e dieci le edizioni del Gran Maestro. In due casi a mia volta ho dovuto, mio malgrado, declinare l'invito. Da queste pagine è stato già segnalato che il Gran Maestro nella formula attuale ha perso gran parte del fascino delle prime edizioni. Nei primi anni in effetti questo titolo appariva particolarmente ambito, soprattutto perché offriva una delle poche rivincite alla massima competizione nazionale. La rivalià tra Ghirardato, Brusca e Marconi garantivano il giusto clima agonistico ed anche il gruppo dei "rincalzi" era estremamente agguerrito ed in un qualce modo fiero di far parte dell'élite dell'Othello italiano.
Oggi le cose sono profondamente cambiate, può un Marconi che ha già ottenuto 5 successi essere fortemente motivato alla vittoria? E d'altro canto, il gruppo degli "inseguitori" non ha ancora raggiunto l'abilità tecnica del leader. Cosa fare per ricreare il giusto clima intorno a questa gara? Quest'anno si pensato di "punire" gli assenti depennandoli eventualmente dal prossimo elenco di invitati al Gran Maestro. Questo provvedimento non ha però messo un gran freno alle assenze, una delle quali (Luigi Puzzo) dell'ultima ora, cosa che ha ridotto a sette i partecipanti. Personalmente ritengo interessante una proposta presentata da Sperandio all'ultimo Consiglio Nazionale, in cui Roberto chiedeva l'introduzione dei DAN come elemento di miglior identificazione delle qualità dei Maestri. Questi DAN potrebbero essere assegnati sulla base di punteggi rating raggiunti e di risultati prestigiosi nei principali tornei: Campionato Italiano, Gran Mestro e gare del Grand Prix. La possibilità di acquisire punteggi-DAN credo che rappresenterebbe un buon incentivo per partecipare a tutte le gare principali ed al Gran Maestro in particolare.
Chiuso questo lungo preambolo passiamo a parlare brevemente della gara. La comptetizione si svolgeva in due fasi, la prima vedeva i giocatori divisi in due gironi, affrontarsi secondo la formula all'italiana. Nella seconda giornata invece si disputavano incontri diretti con il proprio omologo dell'altro girone (primo con primo, secondo con secondo ecc.).
L'assenza di Puzzo a cui si è già detto rende un po' zoppo il girone di Barnaba, Silvola e Romano. Regolare invece quello (lo chiameremo A) di Marconi, Perotti, Sperandio ed il sottoscritto. Nel girone A Marconi e Perotti giungono allo scontro finale con il primo posto in palio, in effetti Francesco ha perso un punto con me al primo turno e due con lo stesso Perotti. Mauro ha invece perso un incontro con Sperandio. Il risultato della partita 33 a 31 testimonia l'estrema incertezza e tutte le difficoltà di Francesco per accedere alla finale. Anche l'altro girone si decide all'ultima partita, con Barnaba che si prende la rivincita della partita di andata sull'eterno "nemico" Silvola e si prepara alla sfida con Marconi. Il titolo si disputa al meglio delle cinque partite.
Francesco sembra aver rapidamente ragione dell'avversario perché si impone nel secondo e nel terzo incontro dopo aver pareggiato il primo. Donato però sfodera la sua proverbiale grinta e con due successi costringe Marconi al conteggio delle pedine. Così è solo per una manciata delle tanto odiate (per il rating) pedine che Barnaba si vede sfuggire il sogno del suo primo titolo importante. Marconi, come si è già detto, fa cinquina e si riconferma miglior giocatore italiano di tutti i tempi.

Alessandro Maccheroni

PUZZLE

In una delle finali per il quinto ed il sesto posto, tra Benedetto Romano (Nero) e Roberto Sperandio (Bianco) si propone la situazione mostrata in foto.

Il Bianco muove e vince.

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