VII Campionato Italiano assoluto

29 e 30 settembre 1984

Ca' Dario - Campiello Barbaro, 352 - Venezia


Vincitore:
Augusto Brusca



Formula:
2 gironi + semifinali e finali

Tratto da Othello News supplemento al n.90 di "Venezia 7"

"Tre selezioni interregionali svoltesi a Livorno, Bari e Verona (rispettivamente il 9, 16 e 23 settembre) hanno designato i nove finalisti che, con Paolo Ghirardato, campione in carica, daranno vita alla fase finale del Settimo Campionato Italiano di Othello che avrà luogo sabato 29 e domenica 30 settembre a Palazzo Dario a Venezia.
E' stata una lotta a coltello che ha attraversato la penisola, con concorrenti sconfitti in una selezione che cercavano di rifarsi altrove, e altri che invece sono rimasti purtroppo esclusi.
Le cronache delle tre selezioni, con una "radiografia" dei finalisti e due partite per ogni città, vengono riportate nelle pagine interne di Othello News, qui sarà bene ricordare che il vincitore del campionato Italiano è atteso da un appuntamento prestigioso, rappresenterà infatti l'Italia al Campionato del Mondo In programma a Melbourne.
Il secondo classificato... dovrà accontentarsi di un week-end a Parigi, che rappresenta comunque un bel premio, al terzo andrà l'Othello elettronico, mentre tutti i finalisti riceveranno Pacifist, il nuovo gioco della Clem Toys, di cui parliamo a pagina 4."

I campionati italiani del 1984 si sono rivelati avvincenti ed equilibrati, con un risultato un po' a sorpresa, con la vittoria di Augusto Brusca sul più quotato Paolo Ghirardato, anche se il giocatore romano, già alla vigilia, era considerato uno dei pochi veramente accreditati come antagonista del campione milanese. Ranieri si piazza al terzo posto, superando Piero Zama, entrambi autori di un ottimo girone


Tratto da Contromossa Novembre 1984

Brusca Campione
Mai come quest'anno il Campionato italiano di Othello è stato così affascinante e coinvolgente. Il grande merito (se così si può chiamare) è stato quello di aver ristretto la partecipazione alla finale a solo dieci giocatori (anziché i 16 delle edizioni precedenti) e (se si tiene presente che Paolo Ghirardato, campione italiano nel 1983, è stato ammesso di diritto, quindi i posti effettivi erano 9) questa limitazione ha costretto diversi appassionati (è il caso di definirli così|) a girarsi l'Italia alla ricerca della sospirata qualificazione.
Questo tour de force è stato legittimato dalle date diverse per ogni torneo e dal fatto che quest'anno non esistevano limiti geografici: ognuno poteva partecipare alla selezione o alle selezioni che desiderava.
Questa formula ci sembra abbastanza giusta, anche se ovviamente tende a premiare chi ha più facilità e disponibilità di viaggiare. Il fatto poi di avere distribuito le 3 selezioni in 3 domeniche differenti ha animato l'intero mese di settembre con previsioni, scommesse, accordi (mai rispettati) del tipo "se tu vai a Livorno io vado a Bari"; per poi ritrovarsi entrambi sia a Livorno che a Bari, ecc.
Ed è proprio per mantenere vivo questo entusiasmo e questa "suspance", che la nostra cronaca inizierà proprio dalla prima selezione, tenutasi a Livorno domenica 9 settembre.
Sono presenti 18 giocatori, non ci sono i meridionali, la maggioranza è del centro (3 romani) con una buona rappresentanza del nord. I posti validi per l'ammissione alla finale sono 3 come in ogni selezione.
I favoriti d'obbligo sono i due romani Brusca e Puzzo, i probabili outsider Ranieri, Zama, Peres e Gentilini.
Probabilmente si tratta della selezione più impegnativa per l'elevato numero di pretendenti (da notare anche la presenza del bolognese Simoncini, del pisano Certa e dello spezzino Correrini; non più rilevante inoltre l'asenza di Morolli, studente a Pisa, motivata dal fatto che, per problemi personali, non avrebbe potuto andare in Australia...). La presenza del campione in carica, Paolo Ghirardato, venuto lì apposta per spiare i diretti avversari, è sintomatica della qualità di questa selezione.
Si giocano 7 turni all'italo svizzero sotto la guida impeccabile dell'arbitro, Francesco Pellegrini. Già dopo i primi turni si assiste a diversi colpi di scena con varie sconfitte dei favoriti e prima dell'ultimo turno la classifica è clamorosamente condotta da Alessandro Pettini di Alba con 10 punti affiancato con lo stesso punteggio dal più esperto Alberto Ranieri di Arona, in terza posizione ben 4 giocatori con 8 punti. Nell'ultimo turno succede un po' di tutto, e addirittura 6 giocatori concludono il torneo in prima posizione con 10 punti (2 sconfitte a testa). Quindi è necessario il buholz che premia Pettini e che riconosce il passaporto per Venezia anche a Luigi Puzzo ed Augusto Brusca. Quarto sconsolato, Ranieri, seguito da Gentilini e da Zama.
Il successivo appuntamento è a Bari, la domenica seguente, dove sono solo 2 i partecipanti di Livorno (Peres e Zama) che si ritrovano. In loro compagnia i più forti napoletani: Peccerillo, Privitera, Silvia Orbetello e Brizzi. Da Roma ecco arrivare anche Alessandro Maccheroni, mentre un solo pugliese Farachi di Brindisi prende parte alla selezione. I partecipanti sono solo questi, 8 in tutto, ma si sa, Bari è lontana!
Si decide di giocare un torneo all'italiana; con tempo di riflessione di 25 minuti come per Livorno con l'obbligo di trascrivere le partite per entrambi i giocatori. I pronostici sono ristretti ad una cerchia di 5 favoriti: Peccerillo, Maccheroni, Peres, Zama e Privitera, con una leggera preferenza per i primi due.
Ottimo l'avvio di Zama che vince le prime 4 partite (battendo fra gli altri Peccerillo e Peres), anche Biagio Privitera beneficia di una partenza molto positiva mentre l'inizio di Maccheroni è catastrofico: 2 sconfitte in 3 partite. Dopo una pausa per un grugale pasto si riprende il torneo con il quinto turno, in cui si assiste alla bella vittoria di Maccheroni che riesce così a fermare Zama. Prima dell'inizio dell'ultimo turno la situazione è quanto mai incerta: Zama conduce con 10 punti, seguito dagli altri 4 tutti con 8 punti. Diventa quindi decisivo l'incontro clou fra Zama e Privitera. Prima di questo incontro si analizzano tutti i risultati e date per scontate le vittorie di Peccerillo, Maccheroni e Peres sui rispettivi avversari, viene accertato che una vittoria di Zama gli consentirebbe l'ingresso infinale a fianco di Peres e Maccheroni, mentre una sua sconfitta lo eliminerebbe insieme a Maccheroni. Privitera però affronta la partita stranamente demotivato e rassegnato e, dopo diversi errori in apertura, abbandona in una situazione chiaramente compromessa.
Vince quindi Piero Zama, al secondo posto Maccheroni ed al terzo Ennio Peres.
Verona, domenica 23 settembre. L'ultima spiaggia. Peccerillo e Privitera non sono presenti quindi, dopo tanti anni, la finale nazionale verrà disputata senza di loro. Favorito d'obbligo Alberto Ranieri, pretendenti vari: Simoncini e Gentilini di Bologna, Arcudi di Pordenone, i già citati Certa e Correrini, il bravo Gabriele Sorzano di Trieste (uno dei protagonisti della finale del 1982) ed Emidio Barsanti di ROma (terzo nella finale precedentemente menzionata), senza contare un eventuale "nome nuovo".
Diciotto i partecipante, 7 turni di gioco sotto la brillante direzione di Giorgio Nani. Ed è proprio un nome nuovo che, alla fine di un bellissimo e combattutissimo torneo, vince uno dei tre biglietti omaggio per Venezia, classificandosi secondo alle spalle del solitario e vincitore con 12 punti Ranieri. Il suo nome è Roberto Pedroli, è un concittadino del vincitore ma, stranamente (gli abitanti di Arona sono circa 12.000) non si conoscevano prima del torneo! Affiancano Pedroli altri 3 concorrenti a 10 punti: Barsanti, Certa e Soranzo, che i buholz classifica nell'ordine. I giochi sono fatti: fra i 9 sfidanti di Ghirardato ci sono ben 5 romani, 3 piemontesi ed un romagnolo; fra questo solo 2 (Pettini e Pedroli) non hanno mai partecipato alle finali nazionali.
Ed eccoci finalmente a Venezia.
Venerdì sera si è svolto il sorteggio per suddividere i 10 finalisti in due gironi all'italiana da 5 giocatori, che sono risultati così composti:
GIRONE A: Ghirardato, Barsanti, Puzzo, Maccheroni, Ranieri
GIRONE B: Pettini, Brusca, Zama, Peres Pedroli.
Il girone A si preannuncia estremamente equilibrato ed interessante con la presenza di ben 4 possibili finalisti (Ghirardato, Ranieri, Puzzo e Maccheroni), mentre la buona sorte è finalmente favorevole al romano Brusca, grande favorito per il girone B; per il secondo posto a disposizione i pronostoci sono equamente divisi tra Peres e Zama. Infatti il regolamento prevede, dopo la disputa degli otto turni per ogni giocatore (girone all'italiana su due partite, una con il bianco e l'altra con il nero) lo svolgimento delle semifinali incrociate tra il vincitore di un girone e il secondo classificato dell'altro.
Nascono comunque alcune contestazioni (legittime) sul regolamento, soprattutto per il fatto che i due punti non vengono aggiudicati in ogni partita, bensì esaminando i due incontri per ogni giocatore e, nel caso di una vittoria a testa, nella migliore differenza pedine. In questo caso era possibile che un giocatore con 4 vittorie non facesse alcun punto, mentre un altro con una sola vittoria ne conquistasse 2. L'arbitro, Francesco Pellegrini, molto sportivamente accetta la modifica, per cui i punti a disposizione per ciascun finalista diventano 16. Le partite dei gironi iniziano alle 8 e 30. Mentre nel girone B Zama vince il primo match con Peres, ponendo così fin da subito la propria candidatura alle semifinali, nel primo girone si assiste subito ad un incontro appassionante vinto dal campione in carica, Paolo Ghirardato contro uno dei più sei aspiranti, Alessandro Maccheroni. Ma la sorpresa più grossa la fornisce lo stesso Ghirardato che perde due partite consecutive con Ranieri e Puzzo e che, dopo 4 turni, è solo terzo nel suo girone e rischia concretamente l'eliminazione.
Nella mattinata vengono disputati 6 turni e la situazione nel girone A è sempre più indecifrabile: Ranieri a punteggio pieno sembra ormai sicuro finalista, mentre alle sue spalle si accende una lotta entusiasmante fra Puzzo e Ghirardato; nel girone B lo scontro diretta fra Zama e Brusca finisce a vantaggio di quest'ultimo, ma comunque un abisso di 6 punti li divide dai terzi classificati. Si riprende con una bella vittoria di Puzzo su Ranieri e le cose si complicano di più in quanto lo stesso Ranieri potrebbe non qualificarsi. Ma nel turno successivo riesce a battere Maccheroni e poi il "fanalino di coda" Emidio Barsanti, acquisendo così la certezza matematica della qualificazione.
Nel frattempo Ghirardato batte Puzzo e si arriva all'ultimo turno con Ranieri a 12 punti, Ghirardato a 10 e Puzzo a 9, con Ghirardato che incontra Ranieri. Nell'altro girone i due sicuri finalisti sono Brusca e Zama, rimane solo da decidere le posizioni. Dato che il regolamento prevedeva che, in caso di ex-aequo, si guardasse l'incontro diretto e l'eventuale differenza pedine, Brusca intuisce, facendo alcuni conti, che molto probabilmente l'altro girone verrà vinto da Ranieri per cui, per evitare Ghirardato nella semifinale, decide di perdere la partita con Zama con un punteggio per lui inconsueto: 51 a 13. Questa abile mossa gli frutta il secondo posto nel girone e l'accoppiamento con Ranieri per cui (vincitore del primo) nelle semifinali. La seconda semifinale vede Zama opposto a Ghirardato.
Le semifinali (altra novità non troppo gradita) vengono giocate solo su due manches, che comunque bastano a Ghirardato che le vince entrambe. Più stentata la vittoria di Brusca che perde la prima per 34 a 30 ma vince la seconda con più scarto e conquista la sua prima finale nazionale.
Mentre il terzo posto viene conquistato dal bravo Ranieri dopo 3 incertissime e combattutissime partite (30-34, 33-31, 45-19), l'attenzione di tutti è polarizzata verso la finalissima.
La prima partita non ha storia. Ghirardato la vince per 48 a 16 e sembra avviarsi tranquillamente verso la conferma del titolo. Ma nella seconda partita, dopo una bella apertura, compie diversi errori verso il centropartita e Brusca ne approfitta conducendola a suo vantaggio. E' quindi necessaria una terza partita di spareggio in cui Paolo, forse innervosito dalla sconfitta precedente, compie alcuni errori e Brusca è abilissimo nell'approfittare e, con il punteggio di 39 a 25, conquista l'ambito titolo di Campione italiano, mentre Ghirardato deve accontentarsi per quest'anno del secondo posto.
Per Augusto Brusca un viaggio a Melbourne alla fine di ottobre-inizio novembre per i campionati mondiali, dove cercherà di migliorare il pur soddisfacente quarto posto di Ghirardato dello scorso anno, e per l'ex campione un viaggio di consolazione a Parigi quale premio per il secondo posto.


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