X Campionato del mondo di Othello

Dal 10 all'11 Ottobre 1986

Federazione Nazionale Gioco Othello - Tokyo -J-


Vincitore:
Hideshi Tamenori



Formula:
2 Gironi + Semifinali e Finali

Tratto da Othello News Anno II n.4 - Novembre 1986.

"Nei giorni 10 e 11 ottobre si è svolto a Tokyo il decimo campionato mondiale di Othello. Ad esso hano partecipato sette nazioni con i loro rappresentanti:
- Giappone: Hideshi Tamenori, 18, studente
- Italia: Paolo Ghirardato, 19, studente
- USA: Davi Shaman, 20, studente
- Inghilterra: Imre Leader, 22, studente
- Svezia: Rikhard Andresson, 24, studente
- Francia: Paul Ralle, 18, studente
- Australia: Simon Jones, 30, botanico

Ad eccezione di Andersson e Tamenori, tutti i partecipanti avevano partecipato già ad un mondiale, Shaman e Ghirardato erano addirittura alla loro terza partecipazione. Inoltre tutti i veterani, escluso Jones, avevano avuto almeno il secondo posto (Ralle addirittura il primo) in una loro precedente esperienza. Si prospettava, insomma, un torneo molto bello e combattuto.
Già la divisione dei gruppi rendeva la vita difficile al nostro rappresentante:
Gruppo 1: Giappone, Inghilterra, Svezia
Gruppo 2: Italia, Usa, Francia, Australia.

(continua dopo i risultati...)


Mentre insomma si pensava che Leader e Tamenori accedessero agevolmente alle semifinali, si sapeva che nel gruppo 2 ci sarebbe stata una dura lotta, soprattutto alla luce del fatto che Shaman aveva passato tre settimane, in luglio, a Tokyo ad allenarsi, e che Ralle era arrivato con una settimana di anticipo allo stesso scopo.
Si dava così inizio, con grande pompa, alle ostilità. Al primo turno il primo colpo scena: mentre Ghirardato batteva Jones agevolmente, Ralle sorprendeva Shaman con una nuova apertura e ne aveva facilmente ragione.
Al secondo turno Ghirardato perdeva da Ralle giocando un'apertura tutto sommato bruttina, mentre Shaman e Tamenori si imponevano agevolmente rispettivamente su Jones e Leader.
Al terzo turno Ghirardato sbagliava una mossa nell'apertura contro Shaman e nonostante tutti i suoi sforzi perdeva rovinosamente (60-4!), mentre Ralle vinceva Jones senza brillare e Leader, come da pronostico, batteva Andresson.
Si andava così a mangiare (spaghetti!) mentre per il nostro rappresentante il futuro non si presentava affatto roseo.
Dopo mangiato sia aveva la partita chiave tra Ghirardato e Ralle: il nostro usciva bene dall'apertura, si avvantaggiava nel centro partita grazie ad alcuni errori del francese (41 per esempio) ma poi sceglieva un'infelicissima sequenza finale e riusciva a perdere (se per esempio avesse giocato 48 a B7 Ralle sarebbe stato ben presto a corto di mosse). Sugli altri tavoli: Tamenori faceva una fatica insospettata a battere Andresson, mentre Shaman batteva Jones.
A questo punto l'unica speranza per il nostro campione era che Ralle battesse Shaman, ma puntualmente Ralle falliva, mentre lui batteva Jones, e Tamenori schiacciava Leader un'altra volta.
Ormai senza speranze il nostro giocava l'ultima partita contro Shaman e, ironicamente, vinceva giocando la sua miglior partita in questo torneo, vittoria inutile perché Ralle, per quanto con una certa fatica, batteva Jones; mentre Leader liquidava Andersson, chiudendo così la prima giornata di torneo. La classifica del Gruppo 1 era quella prevista: Tamenori, Leader, Andersson, la classifica del gruppo 2 era invece: Ralle, Shaman, Ghirardato, Jones.
Così, mentre Ghirardato inumidiva di lacrime la spalla di Tetsuzo Yamamoto, eccellente arbitro dell'incontro, Shaman affilava le... aperture contro Tamenori, Leader si diceva fiducioso e Ralle non lo sembrava affatto ("preferisco Tamenori a Leader" mi confidava).
Il mattino dopo Ghirardato, non contento di quanto già aveva fatto, faceva del suo peggio e riusciva anche a perdere la finale 5°-6° posto contro Andersson, grazie a due brillanti mosse nel finale, dopo aver condotto per tutta la partita.
Mentre ciò avveniva, Shaman provava il "serpente" contro Tamenori, ma a causa di una brutta 15 finiva per perdere.
Nella seconda partita ci riprova giocando una delle sue aperture favorite, la "rose", ma qualche errore nel centro partita lo faceva soccombere. All'altro tavolo Ralle faticava contro Leader sia nella prima che nella seconda e la spuntava di un soffio. Si andava a mangiare (di nuovo spaghetti!) mentre tutti si domandavano se Ralle avrebbe ripetuto il colpaccio di Melbourne, e Ghirardato, in preda ad una crisi d'identità, si spacciava per un giornalista italiano dal nome molto significativo.
Nella prima finale Ralle provava con Tamenori la stessa apertura con cui aveva battuto Shaman, ma trovava in questi un avversario ben più colto sull'argomento. Nella seconda, Ralle provava ad usare il "camino", apertura molto giocata in Europa e poco giocata in Giappone, ma ancora una volta Tamenori la spuntava agevolmente, laureandosi campione del mondo 1986. Sull'altro tavolo Shaman battreva Leader e manteneva il terzo posto.
La casa organizzatrice, la Tsukuda Original Co., dava poi grandi dimostrazioni di prodigalità regalando a ciascun contendente un enorme registratore stereo portatile, mentre i festeggiamenti si spostavano dalla sala del torneo in uno dei miglior ristoranti di Tokyo.
Qui nel gaudio generale (o quasi) si assisteva allo spettacolo offerto da Imre Leader e Paul Ralle ubriachi di sake, mentre delle povere aragoste venivano immolate su piastre bollenti. Dopo cena tutti si riunivano in camera di Imre dove i due ubriachi giocavano partite di Othello, provando nuove aperture molto interessanti.
Il giorno dopo tutti i partecipanti venivano schiavizzati dalla casa ospite e costretti a fare dimostrazioni: Ghirardato e Jones, l'emisfero sud della classifica, erano i più fortunati perché la facevano a Ginza, la via centrale di Tokyo, mentre gli altri venivano mandati a Yokohama.
Dopo pranzo, finiti gli impegni, Ghirardato, accompagnato da quattro gentilissimi giapponesi, tra cui Nozomu Kawazoe, Takeshi Murakami e Kenichi Ishii (campione mondiale '83), faceva un giro turistico della città, specialmente di Shinjuku, il quartiere dei divertimenti: e poteva vedere un video-game da bar che gioca a Othello, e neanche male (tant'è vero che perdeva).
Poi tutti al club "Cosmo" a giocare: e qui Ghirardato, in un raro momento di lucidità, si prendeva la rivincita di Parigi e batteva Ishii nettamente.
Il giorno successivo giro turistico del circondario e infine la cena di commiato, dove tutti si ripromettevano di rivedersi il prossim'anno in Italia, per quello che sarà, a quanto pare, un campionato a squadre e non più individuale (!).
Concludendo questo resoconto non possiamo che complimentarci con la Tsukuda Original Co. e con la Federazione Giapponese per l'eccellente organizzazione di questo torneo. Non paragonabile a quello di Atene curato da Stefano Clementoni (... cosa succede al mio naso?!) rimarrà a lungo nella nostra memoria (sic!) "


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