XXIII Campionato del mondo di Othello

dal 27 al 30 Ottobre 1999

Circolo del Bridge - Famiglia Meneghina - Milano


Vincitore:
David Shaman



Formula:
13 turni + semifinali e finali

Milano, 26 ott. (Adnkronos) - Mattel in collaborazione con la Fngo (Federazione Nazionale Gioco Othello) da' il via alla 23/ma edizione del Campionato Mondiale di Othello, il gioco di strategia piu' famoso del mondo. Il 28, 29 e 30 ottobre, a Milano, presso il Circolo del Bridge - Famiglia Meneghina, i migliori giocatori provenienti da ogni parte del mondo potranno cimentarsi in un avvincente testa a testa a sfidarsi fino all'ultima pedina per eleggere i vincitori.

Othello, il gioco di strategia piu' venduto al mondo -circa 30 mln di pezzi- fu inventato in Giappone nel 1971 da Goro Hasegawa. Trampolino di lancio per questo incredibile gioco di strategia fu il primo torneo mondiale di Othello, organizzato nel 1976 presso l'Imperiale Hotel di Tokio, quando uno straordinario successo lo fece conoscere in tutto il mondo e approdare anche in Italia.


L'attesa per XXIII Campionati Mondiali era tanta, soprattutto in Italia dove la FNGO tutta si era così impegnata e prodigata affinché potesse realizzare, con il supporto della Mattel, un evento all'altezza delle aspettative. In fin dei conti il presidente Paolo Fasce aveva maturato anche un'importante esperienza a Barcellona, l'anno precedente, come coordinatore del torneo e sapeva benissimo cosa fare e la mole di lavoro che lo attendeva. La squadra italiana invece, che doveva pensare ai risultati di gioco, era composta probabilmente dal miglior terzetto disponibile, con Francesco Marconi, capitano, affiancato dagli ormai esperti Roberto Sperandio ed Andrea Silvola. Da segnalare anche la presenza di Alberto Viviani, in rappresentanza del Belgio e di Biagio Privitera, per la Russia. Per molti italiani la voglia di esserci a questo importante evento nostrano, ha travalicato i confini... del paese.

Il primo giorno si conclude dopo 7 partite impegnative. La squadra Italiana nel complesso sta facendo bene, basti pensare che si trova prima nella classifica parziale a squadre, con 14 punti, appaiata allo stesso Giappone. Fino a quel momento Silvola era nettamente in gran spolvero, capace di ottenere 5 punti e mezzo su 7, pattando con il Norvegese Jan Kristian Haugland (rivelazione di questo torneo) e perdendo solo con Francesco Marconi! In questo percorso mattutino aveva già ottenuto scalpi importanti, come quelli di Caspard, Leader e Shaman.
Francesco, anche lui autore di un percorso positivo, aveva conquistato 5 punti (tutti nelle prime 5 partite!) e stava solo un paio di posizioni dietro ad Andrea. Aveva battuto il nostro connazionale, il giapponese Kazune Aoki e diversi altri buoni giocatori. Aveva perso solo da Nakajima e dal norvegese Haugland, lo stesso che aveva fermato Silvola sul pari. Un po' meno brillante del solito la prova invece di Sperandio che stazionava nel centro classifica con 3.5 punti. Roberto aveva affrontato scontri difficili come quello contro Nakajima, ma aveva avuto il demerito di non vincere nessuno scontro diretto che lo potesse catapultare nella parte alta della classifica.

Il secondo giorno lo viviamo in maniera speranzosa. Abbiamo due giocatori nelle parti altissime della classifica ed uno, seppur leggermente indietro, con un talento tale da poter ribaltare da solo le proprie sorti. Purtroppo però il torneo non ricomincia nel migliore dei modi. Francesco e Andrea fanno zero punti nelle loro due prime partite, mentre Roberto, che aveva bisogno di un percorso netto, ne fa solo uno. A nulla è valso il finale rabbioso di Francesco che gli fa vincere le ultime 4 partite di fila ma che lo piazza, al termine del girone di qualificazione, "solo" in quinta posizione. Andrea e Roberto soffrono forse un po' di stanchezza e di tensione accumulata durante il torneo. Mediamente non giocano male nel secondo giorno, ma alternano intuizioni magistrali ad errori banali che non possono conciliare con "grandi risultati".

Al termine di un girone estenuante, si classificano per la finale l'americano David Shaman, i giapponesi Tetsuya Nakajima e Kazune Aoki e il sorprendente norvegese Jan Kristian Haugland. La vittoria di Shaman, sebbene parliamo di un grande campione, è un po' a sorpresa ma assolutamente meritata, se pensate che riesce a battere entrambi i giapponesi (Aoki in semifinale e Nakajima in finale).

A livello organizzativo l'evento è stato un successo ed anche a livello di squadra, vista la seconda posizione raggiunta nella competizione per nazioni (alle spalle del solo Giappone). Resta forse un po' di rammarico per l'occasione persa nella competizione individuale, ma vista la qualità delle nostre punte di diamante, siamo sicuri che sapranno rifarsi molto presto!



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