XXXIX Campionato del mondo di Othello

dal 3 al 6 Novembre 2015

Federazione Nazionale Gioco Othello - Cambridge -UK-


Vincitore:
Yusuke Takanashi



Formula:
13 turni + semifinali e finali

I Campionati Mondiali riportano l'Othello nella sua terra di origine, l'Inghiterra! Come? Ebbene sì, anche se Goro Hasegawa, inventore dell'Othello è giapponese, ed al Giappone si attribuisce la patria del nostro amato gioco, è indubbio che il suo predecessore, il Reversi, provenisse dalle corti britanniche, dove veniva regolarmente giocato già dalla fine del diciannovesimo secolo.
Curiosità storica a parte, porgiamo le nostre attenzioni ai risultati conseguiti dai giocatori di Othello nell'evento principe stagionale, con un occhio di riguarda alla nostra Nazionale che possiamo già dire, ha disputato un'ottima competizione.
Ai nastri di partenza si presentavano 62 giocatori, provenienti da 21 nazioni differenti. I più accreditati già dalla vigilia erano ovviamente i giapponesi che mettevano in campo 3 pezzi da 90 (facciamo due da 90 ed uno da 85), tra cui il due volte campione del mondo (fresco vincitore della passata stagione) Makoto Suekuni e il già tre volte campione del mondo (arriverà a quattro al termine di questa competizione) Yusuke Takanashi. Parlando sempre di squadre, anche la Francia presentava un buon terzetto (Tastet, Kashiwabara, Delaunay), così come l'olanda (van den Biggeelar, De Graaf, Hobo) e se vogliamo anche l'Inghilterra (Leader, Hand e Robinson), anche se questa appariva un po' spuntata nel terzo elemento.
Vi erano poi giocatori di assoluto spessore individuale, come Ben Seleey in cerca immediata di riscatto, dopo la finale persa l'anno precedente ai danni proprio del suo acerrimo avversario Suekuni (i due si sono già affrontati tre volte in finale ai mondiali, con il parziale di 2 a 1 a favore dell'americano), Piyanat Aunchulee e Karsten Felborg ad esempio, che però non sembravano supportati da una team all'altezza.
E l'Italia? E l'Italia era composta da una gran bella squadra: Borassi, Marconi, Sperandio; che a leggere i nomi metteresti dietro solamente al Giappone, sperando comunque di potertela giocare anche con loro.
Chiuso il gioco delle figurine (tutte queste congetture valevano solo fino al giovedì mattina, ovvero l'inizio programmato del torneo), si passava ai fatti!
Inizio timido dei nostri, ma non troppo. Al terzo turno siamo con tutti e tre i giocatori a due vittorie ed una sconfitta. Michele ha vinto le prime due e perso l'ultima con Leader, mentre i romani hanno perso la prima ma si sono velocemente ripresi. I tre giocatori più attesi (Takanashi, Suekuni, Seleey) sono a punteggio pieno e mantengono alte le aspettative. Il terzo giapponese, Junya Ito, ha perso contro il nostro Borassi e questo è un primo segnale del fatto che Michele sembra essere in discreta forma.
La prima giornata, direbbe più bassi che alti. Nessuno dei nostri è nelle zone alte della classifica, Michele e Francesco sono a 4 punti su 7 e Roberto addirittura a 3. Nonostante le attese, si prospetta un'altra occasione sprecata da parte dei nostri, e invece...
Guardando ancora un attimo la classifica, vediamo che dopo 7 turni appunto, dei Fantastici 3, Suekuni è l'unico in testa, accompagnato da due forti giocatori Europei, l'olandese Nicky van den Biggelaar e il francese Takuji Kashiwabara. A 5.5 ci sono il britannico David Hand e il francese, naturalizzato svizzero per l'occasione, Arthur Juigner. Takanashi a 5 punti (battuto da Juigner e Kashiwabara) e Seleey addirittura a 4.5 (battuto da Suekuni e van den Biggelaar e fermato sul pari dal Thailandese Tantiprasongchai).
Inizia la seconda giornata. Bravissimi Marconi e Borassi, che battono rispettivamente Rose e Berg, mentre Roberto è fermato da Odegard. Si arriva al decimo turno con una classifica leggermente migliorata ma ancora un po' anonima. I big si sono tolti punti tra loro e non c'è l'impressione di un gruppetto in fuga, il difetto dei nostri connazionali è quello di non aver affrontato ancora i più forti, tuttavia galleggiamo ancora in zona "speranza". Marconi e Borassi sono appaiati con il tredicesimo classificato ed hanno 6 punti su 9. Roberto ora ne ha 5 ed è leggermente più dietro. In testa ci sono Takanashi, van den Biggelaar e Suekuni, ad 8 punti, mentre Seeley è quarto ad appena mezzo punto dai primi. Sembra che in qualche modo si sia ristabilito l'ordine delle cose, ma le sorprese non sono finite. (continua dopo i risultati...)

All'undicesimo turno gli italiani vincono tutte e tre le loro partite. Michele e Francesco raggiungono il nono classificato, anche se il loro B.well non è altissimo. Takanashi batte Seleey e lo spedisce in settima posizione; Feldborg batte Nicky e ora lo raggiunge in terza posizione.
Al dodicesimo turno ancora moltissimi scontri al vertice. Michele e Francesco battono rispettivamente Wettergreen e Ito e si insediano con il quinto classificato (sono ancora un po' indietro con il B.well ma ora manca un solo turno e tutto è ancora possibile). Takanashi e Suekuni conducono con 10 punti e l'olandese van den Biggelaar (autore di un torneo sontuoso, sempre in testa) è subito dietro di loro, con 9 punti. Quarto ancora l'americano Ben Seeley... ora per Michele e Francesco servirebbe un accoppiamento fortunato...
Ed eccolo (per Michele, un po' meno per Francesco), tredicesimo ed ultimo turno. Michele affronta Seleey e Francesco se la deve vedere con Suekuni. Per Michele è un accoppiamento fortunato perché vincendo lo supererebbe in classifica, per Francesco meno, perché Suekuni è già qualificato e la sua sconfitta (eventuale) non porta giovamento rispetto agli avversari diretti con cui si sta lottando per il quarto posto. L'unica nota positiva poteva essere quella di trovare un Makoto leggermente appagato, ma il giapponese è un macchina e per il nostro Marconi nazionale non c'è niente da fare. Per Michele si prospetta uno scontro altrettanto duro, che Michele vince. Si va a vedere la classifica e si guardano con attenzione i risultati degli altri giocatori.
Michele è quarto a pari merito con Kashiwabara, deve ancora giocare una partita, e la vince! Michele andrà a giocare la terza semifinale in sette mondiali. Una ennesima prova di forza da parte del nostro campione, che si sta imponendo sempre di più a livello internazionale. E Roberto? Roberto nel frattempo le ha vinte tutte! La sua rincorsa è sembrata meno emozionante perché purtroppo è stato troppo presto fuori dai giochi, ma alla fine gli italiani sono quarti (Michele) e noni (Francesco e Roberto). Una prestazione quella del secondo giorno che fa balzare l'Italia al secondo posto del campionato a squadre, superando proprio all'ultimo Francia e Paesi Bassi.

Ci piacerebbe raccontare di un'ennesima impresa eroica di Michele in semifinale, ma già da quello che si percepiva nel girone di qualificazione, sebbene un risultato comunque eccezionale, il giapponese Yusuke Takanashi (con il quale si è conteso alla pari la finale purtroppo persa a Roma nel 2010) era decisamente più in palla e liquida Michele con un secco 2 a 0. Borassi probabilmente era all'80% della sua forma, ma arrivati in cima non basta e così perde anche la finalina per il terzo posto contro l'olandese.
In finale Takanashi vince facile, sempre per due a zero, contro l'altro alieno del torneo, Makoto Suekuni (sapevate che Makoto ha vinto il suo primo Open in Giappone a 10 anni?) Per Takanashi la consacrazione. Davanti a lui nell'albo d'oro solo Hideshi Tamenori (7 titoli mondiali) ma un futuro tutto dalla sua parte. Forza Takanashi, facci divertire ancora, ma smettila di battere noi italiani!



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