Italian All Stars

11 Dicembre 1998

casa Silvola - S. Felice Circeo (LT)


Vincitore:
Roberto Sperandio



Formula:


I migliori maestri italiani, meno di due mesi prima, non digerendo la scelta forzata di giocare a Torino, poichè la maggioranza fosse del centro sud, non parteciparono al Gran Maestro.
Una vera e propria spaccatura all’interno della FNGO, non risanabile nell’immediato.
Da una parte il presidente Paolo Fasce, che voleva portare a Torino l’Othello dei migliori, per poter far decollare la passione Piemontese.
Dall’altra la trasferta importante per i giocatori del centro sud (6 giocatori su 8).
Il Gran Maestro fu giocato a Torino, con un solo giocatore nella top 8, Beppi Menozzi, e giocatori di categoria, per un totale di soli 5 giocatori. Fu un fallimento.
Andrea Silvola prese la situazione a cuore e volle organizzare la versione dei migliori 8, in una località più facile da raggiungere, ospitandoli e mettendo premi in denaro per favorire la partecipazione e l’agonismo.
Che folle idea? Perché dovrebbe funzionare?
Fu cosi che il 12 e 13 dicembre del 1998 i migliori giocatori italiani furono invitati nella casa al mare della famiglia Silvola, nella splendida cornice di San Felice Circeo (LT).
Andrea voleva il torneo come “Risposta ad un Gran Maestro gestito male, dove c’erano due esordienti e solo 1 top 8 e solo 5 giocatori…”.
Fu cosi che l’Italian All Star prese vita e parteciparono i migliori 7 in classifica rating, in ordine di punteggio:
Barnaba, Romano, Roberto Sperandio, lo stesso Silvola, Stanzione, Tucci, Lamberti e la promessa genovese Marco Ferrando.
Il solo Beppi Menozzi di Genova nei top 8, che aveva giocato al GM di Torino, non partecipò.
Per questo motivo Andrea volle al suo posto il buon Marco Ferrando, sempre di Genova, che al tempo si interessò della vicenda GM tanto da condividere e accettare l’idea e l’invito di Silvola.
Marco era il solo non Maestro e non nei top 8. Una sorta di miglior promessa Vs TOP Player.
Due giorni indimenticabili. Andrea ospitò tutti anche a dormire, insieme, sotto lo stesso tetto. Non ci furono pause dal mondo dell’Othello. Sembrava una full immersion e lo era.
La mattina del giorno dopo fu bellissimo svegliarsi e fare colazione tutti insieme. Completamente immersi nel mondo delle pedine bianche e nere, tra aperture studiate, altre inventate, curiosità sulla prima versione del software di SAIO di Benedetto, armonia completa, sorrisi, sguardi di sfida, risate, sfottò.
Girone all’italiana, round robin, 7 turni e poi i primi due classificati avrebbero disputato la finale, il III° e il IV° quella per il terzo posto del podio.
Tra i favoriti Donato Barnaba, numero uno del rating ufficiale; Roberto Sperandio, che veniva da due Gran Maestri vinti consecutivi; Benedetto Romano, fresco campione italiano per la terza volta; Andrea Silvola, padrone di casa e genio dei centro partita. Poi gli altri.
Nessuno si aspettava, invece, un Alessandro Tucci combattivo, preparato e determinato. La maggior parte insisteva per la prova del doping, ma non avevamo la strumentazione giusta.
Forse il montepremi in denaro, per i primi giocatori, fu una motivazione molto forte anche e soprattutto per lo stesso Alessandro. (Primo premio 450 mila Lire, 250 mila Lire al secondo, e 100 al terzo. Montepremi creato dagli incassi delle iscrizioni in virtù del fatto che non ci fu nessuna spesa di affitto sala).
Alessandro Tucci chiude il girone all’italiana a 5 punti, a pari merito con il campione italiano Benedetto Romano, ma con lo scontro diretto vinto. Tanto basta per arrivare in finale.
Meglio fa solo Roberto Sperandio che chiude a 5,5 punti, perde solo con Barnaba e pareggia con Silvola.
Quarto proprio Andrea con 4,5 punti, solo una sconfitta con Benedetto e ben tre pareggi , oltre a quello citato con Roberto, ci sono quelli con Tucci e Stanzione.
Buona prestazione del maestro campano Pierluigi, che chiude a tre vittorie e mezzo, meno quella del top Donato Barnaba, non in formissima con tre punti. Chiude il duo Marco Ferrando, che riesce a vincere lo scontro con il professore Luigi Lamberti.
Lugi all’ottavo posto ottenendo, però, il pareggio contro il super-Tucci e vendendo cara la pelle con risultati di misura.
La domenica si giocano le finali e nel pomeriggio il vincitore avrebbe sfidato la “creatura othellistica” di Benedetto in una partita esibizione, c’era molta curiosità.
La finale del primo posto vedeva prevalere il più esperto Roberto Sperandio, sull’amico Alessandro Tucci, con un secco 2 a 0. Roberto riusciva cosi a vincere questa edizione “speciale” dei top 8.
Nella finale per il terzo e quarto posto Andrea prevaleva 33 a 31, nella partita di bella, dopo 1 vittoria a testa, contro Benedetto, e si aggiudicava il terzo gradino del podio. La differenza di pedine a favore di Andrea ha fatto in si che Silvola potesse scegliere il nero nella terza partita, evitando la famosa e terribile barca a vela di Romano, studiata al minimo dettaglio conSAIO.
Grande festa al pranzo, preparato dalle fidanzate dei giocatori, che hanno supportato e sopportato questa edizione.
A tavola si parla ancora e solo di othello e di quanto questo gioco sia magico. Dell’amicizia che crea tra le persone non se ne parla, ma la si sente adosso, piena, come qualcosa a cui non puoi fare a meno.
Benedetto illustra il suo progetto, SAIO, che ha qualcosa in più degli altri programmi. Facciamo fatica a capire le tante opzioni. Tra i migliori programmi in circolazione, sicuramente, ma al momento utilizzabile solo da suo creatore che non lo ha divulgato. Di certo SAIO ha contribuito alle vittorie e alla preparazione di Romano, ma speriamo che nel breve lo possa mettere a disposizione dei giocatori italiani per aiutarli a crescere di livello.
Nel pomeriggio l’esibizione tra SAIO e Roberto, vincitore del torneo, avviene sui 25 minuti ma con un SAIO fortemente limitato al massimo di 5 mosse di profondità.
Benedetto spiega che è sufficiente, 6 mosse sarebbero state fatali anche al campione del mondo.
La partita scorre molto interessante, SAIO esce dall’apertura in vantaggio, Roberto rimane concentrato, ha promesso che giocherà come fosse una finale, pur sapendo in cuor suo di poter fare poco.
Ad un certo punto, su una situazione complessa di bordo, a poche mosse dalla fine, SAIO sbaglia, scegliendo una mossa perdente.
“Cosa è successo ? Era in vantaggio!”
Benedetto è un po’ incredulo, poi cercherà di giustificare, uno pseudo problema che non ha fatto switchare il programma sull’algoritmo del finale perfetto.
Sta di fatto che Roberto ne approfitta portando a casa le ultime mosse e la partita. Merito di averci creduto nonostante tutto.
Rivediamo la partita tutti insieme, commenti, promesse di migliorare il software etc.
L’evento si conclude, tutti felici di esserci stati, ma ancora con molta voglia di giocare e misurarsi sulla tavola verde.
Un grazie speciale all’amico e creatore di questa edizione, speciale anch’essa: Andrea Silvola. Aldilà della riuscita del torneo, aver vissuto due giorni completamente immersi nel ns mondo, con i migliori interpreti italiani del gioco, è stato indimenticabile…
“Dai Andiamo…” - “Ma come ha fatto Tucci ad arrivare secondo ?” – tra le risate, inziano gli sfottò e ci si interroga sui perché. “L’avevo detto io che mettendo un premio in denaro le motivazioni sarebbero state diverse….” Commenta Andrea dopo una fragorosa risata.
“Chissà se questa formula verrà ripresa? “ – “ … magari in futuro.”
Il rumore del mare del Circeo, la brezza di dicembre e la compagnia fanno il resto. Una passeggiata tutti insieme insieme che risana il curo della FNGO: Ancora pulsante e vivo più che mai!
Bravo Andrea , bravi tutti!




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